L’opportunità di aprire un’annata: questione delle più difficili, perché la regola cambia a seconda del dominio, della denominazione e soprattutto dei tuoi gusti. Ma nulla vieta di presentare alcune tendenze per orientare le proprie scelte.

2021: Annata ancora molto recente, tanto che alcune cuvée di lungo affinamento non sono ancora in bottiglia. Quindi da tenere ovviamente, anche se quest’annata, nota per la sua freschezza più che per la sua concentrazione, sarà molto presto adatta alla degustazione, soprattutto i rossi.

2020: La grande annata da invecchiamento per eccellenza. Allo stesso tempo potenti, vivaci e tannici, i bianchi come i rossi si fanno fiorire in cantina. Una prova di pazienza perché, a parte alcuni grandi terroir, molti 2020 sono già buoni oggi.

2019: L’annata gourmet per eccellenza, che incanta con i suoi aromi di frutta matura e consistenze generose, a volte con un pizzico di dolcezza. I vini sono stati aperti molto rapidamente e possiamo aspettarci un potenziale di invecchiamento medio. I rinomati terroir impiegheranno ancora qualche anno per raggiungere il loro apice, le denominazioni regionali e alcuni villaggi sono ora da apprezzare.

2018: questa annata calda e generosa è difficile da cogliere. Molto affezionato agli esordi, ha “chiuso” poco dopo 2-3 anni di cantina, per riaprire oggi. È tempo di bere le cuvée non tagliate per la posa. Gli altri entrano in un periodo che ci lascia la scelta tra aprire e mantenere.

2017: piuttosto flessibili e freschi, gli anni 2017 non hanno un potenziale infinito e generalmente devono essere aperti ora. Ad eccezione delle tenute che hanno applicato vincoli di resa, in rosso in particolare.

2016: Elevata concentrazione a causa della grandine che ha ridotto le rese. Delle ultime annate, questa è quella che ha impiegato più tempo ad aprirsi, era ancora “chiusa” non molto tempo fa. Puoi ancora aspettare.

2015: Un’annata focosa, ricca di potenza tannica e concentrazione aromatica. Certo, dopo 8 anni, è ora di godersela. Ma aspettando, non corri alcun rischio, a parte migliorare queste cuvée.

2014: Un’annata di medio invecchiamento che si avvicina ai 9 anni: è ora di tirare fuori il cavatappi! Ad eccezione di alcune denominazioni molto grandi, ovviamente.

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