All'inizio della primavera 2020, alcune gelate mattutine hanno preoccupato i viticoltori della Borgogna. La loro arma preferita: le candele antigelo, che illuminano la vigna ogni notte di lotta. Dopo l'inverno mite, l'improvviso risveglio. "La vite è ufficialmente ben risvegliata", annuncia il Bureau Interprofessionnel des Vins de Bourgogne (BIVB), che osserva "un anticipo da 6 a 10 giorni rispetto allo scorso anno". L'annata 2020 si sta attualmente avvicinando a un record di precocità. Dall'altra parte della medaglia: i giovani germogli, fragili, saranno in balia del gelo fino a metà maggio. Una situazione delicata per i viticoltori, che si armano di pazienza. Ma non solo. Tra i loro mezzi di lotta preferiti: le candele. Destinate a riscaldare e mescolare l'aria, queste scatole di paraffina sono sparse in tutte le trame e illuminate durante le notti di allerta. Piccolo tour del vigneto in foto: A Santenay: https://www.facebook.com/chateaudelacree/photos/pcb.3247265081979167/3247264871979188/?type=3&theater A Meursault e Monthelie: https://www.facebook.com/397654591044913/photos/pcb.678316619645374/678315856312117/?type=3&theater A Chassagne e Puligny: https://twitter.com/JDrouhin/status/1245685011304665089 In Auxey-Duresse: https://www.instagram.com/p/B-ePNOeCttq/?utm_source=ig_embed In Chablis: https://www.instagram.com/p/B-bcztBJVYD/?utm_source=ig_web_copy_link https://www.instagram.com/domaine.pinson.chablis/?utm_source=ig_embed

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